Un post davvero commovente e malinconico per Vincenzo Salemme. Così saluta il grande amico: “Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre”
Non è il tempo della simpatia. Delle battute spiritose, della verve istrionica. Tutte doti cui ci ha abituato, ormai da anni, Vincenzo Salemme. Con il suo ultimo post su Instagram, il popolare artista napoletano manifesta invece tutta la sua tristezza per la perdita di un grande amico. Ecco le sue parole toccanti.
Un talento dimostrato fin da giovanissimo a teatro. Già nel 1976 è stato scritturato dalla compagnia teatrale di Tato Russo e ha debuttato come attore nella commedia Ballata e morte di un capitano del popolo, tratta da un romanzo di Luigi Compagnone. Nel 1977 si è trasferito a Roma ed è entrato a far parte della compagnia di Eduardo De Filippo. Con la compagnia di De Filippo ha partecipato a Quei figuri di tanti anni fa, come comparsa, Il cilindro, Il contratto e Il sindaco del rione Sanità che sono state poi trasmesse da Rai Uno tra il 1978 e il 1979.
Una collaborazione che ha segnato la carriera e la vita di Salemme, che ha continuato questo percorso fino al 1984, anno della morte di Eduardo. Gli anni teatrali sono lunghi e intensi e permettono a Salemme di investigare l’animo umano, anche attraverso metafore. Molte delle sue opere teatrali sono poi diventate, con adattamenti, alcuni dei suoi film di grande successo.
Il teatro, quindi, è sempre stato la sua passione. E, infatti, con uno degli ultimi post su Instagram, celebra il suo grande amico. Anch’egli attore, partito dal teatro e poi trasferitosi al cinema. Si è spento proprio in queste ore, infatti, Sergio Solli. Napoletano doc, originario dei Quartieri Spagnoli, già da ragazzo lavorò come parrucchiere, lavorando al contempo in una troupe teatrale; dopo diversi spettacoli entrò nella compagnia di Eduardo De Filippo, che gli affidò ruoli in De Pretore Vincenzo (1976), Gli esami non finiscono mai (1976), Natale in casa Cupiello (1977), Quei figuri di tanti anni fa (1977), Le voci di dentro (1978) e Il sindaco del rione Sanità (1979).
Come sottolinea lo stesso Salemme, Eduardo stimava molto Solli, che lo amava moltissimo. E proprio grazie a Sergio Solli, che Salemme sarebbe riuscito a conoscere e lavorare con il grande De Filippo. “Mi lasci ancora, però, l’odore, il sapore e le lacrime dei ricordi. Sono così vivi in me che posso ancora vederli. Addirittura riesco ancora a sentirne il tatto” dice Salemme.
A partire dagli anni ottanta Solli ha interpretato svariati film (venendo diretto spesso da Luciano De Crescenzo) e diverse serie televisive. Solo qualche titolo per ricordare la sua eccellente carriera anche al cinema: “Così parlò Bellavista” (1984), “Io speriamo che me la cavo” (1992), “Il postino” (1994), “Romanzo di una strage” (2011). Solli è morto il 3 febbraio 2023 all’età di 78 anni e Salemme lo ricorda con un post molto lungo e intenso. I due si conobbero quando Salemme aveva 18 anni e Solli 27: “Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre, per l’amore che hai saputo regalare agli amici e alle amiche”.
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