Vietato parlare inglese: l’incredibile proposta di legge che spaventa gli italiani | Multe da migliaia di euro

La proposta di legge che vieterà di parlare inglese spaventa molti italiani. Ma vediamo davvero di cosa si tratta e le multe previste in quali casi.

La proposta, già presentata alla Camera, rende di fatto obbligatoria la lingua italiana. E chi sgarra rischia tantissimo…

Inglese proposta di legge multe
Cosa dice davvero la proposta di legge che vieterebbe l’Inglese? Ladestranews.it

Parole d’ordine: cultura e identità. Lo sono da sempre nella Destra. Ma l’intento del Governo presieduto da Giorgia Meloni sembra davvero quello di costruire o ricostruire una cultura di destra, contro la presunta egemonia culturale della sinistra. La proposta di legge lanciata in questi giorni si inquadra proprio in tal senso. Ma preoccupa non poco alcuni Italiani.

La chiamano autarchia linguistica o italianizzazione. Fu uno dei cavalli di battaglia del Fascismo. In quel periodo non tanto per contrastare l’uso di termini stranieri. Quanto per arginare l’uso dei dialetti. Con il culto della Nazione, infatti, il Fascismo voleva costruire uno stato centralista sotto tutti i punti di vista. Anche quello culturale e linguistico.

Si rifiutava, quindi, l’eterogeneità della lingua italiana. In quel periodo, parliamo di circa un secolo fa, diversi intellettuali appoggiarono questa politica. Su tutti, non si possono non menzionare Gabriele D’Annunzio e Giovanni Gentile. Per esempio, il “sandwich” divenne “tramezzino”, i distillati come il brandy o il whisky, “acquavite”.

Oggi, però, dalla maggioranza che sostiene il Governo di Giorgia Meloni arriva una proposta simile, che a tanti sa di anacronismo. Ma c’è ben poco da scherzare. Perché qualora passasse, avrebbe conseguenze di non poco conto, come multe salatissime. Ecco tutti i dettagli sul provvedimento che spaventa gli italiani.

Multe salatissime per chi usa parole straniere

Oggi, più che di autarchia o di italianizzazione, si parla di sovranismo linguistico. Attenzione, non stiamo parlando di discorsi teorici che, quindi, possono interessare, ma anche no. Stiamo parlando di un disegno di legge concreto.

Fabio Rampelli, deputato
La proposta di legge depositata dal deputato Rampelli foto: Ansa – ladestranews

A presentarlo, il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, che è uno degli esponenti più importanti del partito con cui Giorgia Meloni ha stravinto le elezioni. Rampelli, infatti, è vicepresidente della Camera. Di fatto, si vuole rendere obbligatoria la lingua italiana. Eliminando, quindi, parole che sono entrate ormai nell’uso comune, tanto personale, quanto lavorativo o sportivo e ludico.

Cultura e identità parole chiave. Ma, per realizzare tutto ciò, si punta su un altro principio cardine della destra: l’ordine. Il testo presentato lo scorso 23 dicembre da Rampelli consta di 8 articoli, con le “disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana”. Per ottenere il risultato, peraltro, il disegno di legge prevede, come pesanti deterrenti all’uso dei termini stranieri delle multe pesantissime: i trasgressori rischiano multe anche molto salate, che vanno dai 5.000 ai 100.000 euro.

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