I Carabinieri hanno denunciato una coppia di turisti, provenienti dalla Repubblica Ceca, a Plan de Corones, in Alto Adige, per abbandono di minori.
L’incidente sembra incredibile ma è pura realtà: per poter sciare indisturbati, i genitori hanno lasciato il figlio di due anni da solo davanti a un rifugio, al freddo, privo di qualsiasi custodia.
Solo di tanto in tanto si fermavano, dopo aver preso l’ascensore su per il pendio, per dargli una rapida occhiata. I presenti all’inizio non capivano cosa stesse succedendo e a chi appartenesse il bambino. Solo gradualmente hanno compreso la paradossale situazione e hanno allertato le forze dell’ordine.
A quanto pare, per i genitori il bel tempo sugli sci e le piste perfettamente preparate erano più importanti del loro stesso figlio. L’episodio è avvenuto giovedì scorso, sul versante di Valdaora, in Alto Adige.
I genitori avevano “parcheggiato”, ebbene sì come un pacco, il bambino di due anni in una carrozzina davanti alla capanna e lo avevano lasciato solo, anche se fuori c’erano diversi gradi sotto zero. Sebbene il bambino fosse avvolto nelle coperte, ci sono seri dubbi che stesse davvero bene.
Un rapido sguardo al piccolo, dopo essere risaliti, e poi di nuovo giù, a tutta birra, ignari che stesse lì da solo, al freddo, abbandonato a se stesso, in mezzo al nulla, a soli 2 anni. Sono andati avanti così per diverse volte.
I presenti osservavano la situazione con crescente sospetto finché qualcuno non ha allertato i carabinieri. Finché il sospetto è diventato incredulità e allarme. Per fortuna al bambino non è accaduto nulla, ma l’episodio avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
La passione per lo sci e per lo sport più forte di qualsiasi cosa, ma probabilmente decisamente troppo oltre per essere giudicata “sana”.
Abbandonare un minore, il proprio figlio, di soli due anni, in un luogo freddo e isolato, non rappresenta il massimo del senso di responsabilità, se sei genitore.
E anche se c’è di mezzo la vita sana dell’attività all’aperto, sulle nostre belle montagne dell’Alto Adige, la famiglia e un bambino vengono prima di ogni cosa. E oltre tutto oltre all’amore e al senso di responsabilità, a guidarti verso un determinato comportamento dovrebbero essere anche il rispetto delle regole e della legalità, quando si tratta di un minore.
Questo medesimo pensiero non deve avere attraversato la mente di questi due turisti cechi, che sembravano rilassati e sereni all’arrivo delle forze dell’ordine, addirittura lei sorpresa di quanto stesse accadendo e del clima di allarme che la situazione del bambino aveva generato nei passanti.
Una storia difficile da decifrare, soprattutto per chi, una volta genitore, vota la propria vita e la propria quotidianità alla prole, e poco affine, in fondo, alla passione sportiva.
Chi ama lo sport, ama anche la vita e possiede anche un profondo senso della famiglia. Difficile giustificare determinate azioni. Per fortuna la distrazione di genitori poco premurosi non è sfociata in conseguenze ben peggiori e non si è trasformata in un triste fatto di cronaca. Saranno le autorità competenti a valutare l’operato della coppia di turisti.
E’ evidente che amassero la montagna e lo sport, e a quanto pare erano anche sciatori provetti: ma il figlio non era affatto incluso nei loro progetti di divertimento.
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