Il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni, parlando ai microfoni di Sky TG24 ha dichiarato di non essere ancora in grado di prevedere i terremoti. Ma sarebbe possibile per la scienza? Ecco la risposta
La Turchia e la Siria sono state colpite da un devastante e potente terremoto di magnitudo 7.9.
L’ipocentro è stato a circa 25 km di profondità e l’epicentro si è verificato nella provincia di Gaziantep. Questa situazione ha focalizzato ancora una volta l’attenzione nei confronti di una tematica delicata, ossia quella dei terremoti. Sarà possibile prevedere le scosse telluriche? La discussione è stata riaccesa da un tweet pubblicato il 3 febbraio del 2023 e in queste ore è diventato maggiormente virale.
Nel post in questione è scritto “Presto o tardi ci sarà un terremoto di magnitudo intorno a 7.5 nella regione del Centro-Sud della Turchia, Giordania, Siria, Libano”. Dopo queste dichiarazioni, la domanda che sorge spontanea è la seguente: si può prevedere un terremoto?
Stando a quanto emerso da diverse ricerche scientifiche, al momento non è possibile fare una cosa del genere. L’impossibilità di fare previsioni è stata confermata dal presidente dell’Ingv – l’Istituto nazionale di geofisca e vulcanologia – Carlo Doglioni, il quale ha dichiarato: “Ancora non siamo in grado di prevedere purtroppo i terremoti. Però queste immagini, drammatiche, terribili, ci ricordano che è fondamentale essere coscienti che il terremoto ci può essere e che quindi dobbiamo costruire in maniera antisismica. La prevenzione è la prima arma contro i terremoti. Se anche un giorno arriveremo a prevederli, la cosa più importante sarà avere delle case sicure”.
La scienza oggi non è ancora in grado di dare previsioni precise su tempi e luoghi in cui avrà luogo un terremoto. Le previsioni possono essere effettuate unicamente sulla base di studi statistici. Una situazione cambia nel nostro paese, dato che vi è maggiore possibilità di prevedere questi eventi in quanto sappiamo quali sono le aree che sono maggiormente predisposte alle scosse telluriche.
La Protezione Civile spiega che “Sappiamo quali sono le aree del nostro Paese interessate da una elevata sismicità, per frequenza ed intensità dei terremoti, e quindi dove è più probabile che si verifichi un evento sismico di forte intensità, ma non è possibile stabilire con esattezza il momento in cui si verificherà”.
Nonostante la scienza, quasi certamente, farà enormi passi avanti in futuro, non possiamo ancora parlare di vere e proprie previsioni. Tuttavia, come riportato sopra, l’Italia è un Paese in cui vi sono parecchie zone sismiche già attenzionate, pertanto eventuali riscontri scientifici saranno di facile dominio.
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