Il blogger russo Mikhail Litvin ha avuto il coraggio di distruggere un’auto da 250mila euro. E sul web è scoppiato il finimondo.
Verrebbe da dire che, soprattutto in tempi così difficili, la disparità economica si è davvero allargata a macchia d’olio. Non è retorica affermare che, accanto ai nuovi poveri, probabilmente quello che era ieri il ceto medio e che oggi boccheggia per arrivare a fine mese, ci sono i super ricchi, coloro che possono permettersi impensabili follie.
La nostra, però, non vuole essere affatto un’indagine sociale, ma una premessa per raccontarvi di un temerario, per usare un eufemismo: il blogger russo, tale Mikhail Litvin, super popolare dalle sue parti, che pur di stupire i suoi fan e aumentare naturalmente il numero dei followers, ha deciso di fare un esperimento che in molti hanno definito uno schiaffo alla miseria. Un pugno in pieno viso a chi sognerebbe di essere al suo posto per un solo giorno.
Blogger russo distrugge auto da 250mila euro e scatena la rabbia del web
E pensare che, nel video in questione, in cui l’uomo concretizza tutta la sua goliardia, portandola ad eccessi inimmaginabili, il protagonista aveva anche premesso che l’oggetto in questione era uno dei suoi sogni. Un sogno che, però, Litvin ha voluto fare a pezzi con le sue mani, lasciando solo macerie davanti agli occhi del popolo del web.
Stiamo parlando di un vero gioiello, di un’auto che un italiano medio non potrebbe permettersi di acquistare nemmeno in due vite: una Lamborghini Urus da 250mila euro, il suv del grande marchio italiano. Litvin pare che all’inizio non fosse tanto convinto a portare fino in fondo il suo ardito piano, ma poi ha deciso di passare alla storia.
Ed ecco che, allo scopo di pubblicizzare la sua azienda di bibite energetiche, ha permesso che una gru, con alla guida uno scellerato come lui, calasse un peso di tre tonnellate di bevanda sulla splendida auto made in Italy. Ecco il video del suo folle gesto.
3 tonnellate di bevanda energetica riducono l’auto dei sogni in un rottame
Pochi secondi ed è tutto finito: dell’auto non è rimasto davvero nulla, se non un ammasso di lamiere. 250mila euro andati in fumo in un istante. E naturalmente i commenti sul web non hanno risparmiato attacchi ferocissimi, visti i tempi che corrono. Qualcuno ha anche provato a ipotizzare che Mikhail ne possa avere altre due uguali in garage, e che quindi non si è strappato di certo i capelli.
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Il mestiere di blogger può davvero consentire di avere risorse di questo genere? Se lo è chiesto qualcuno poco avvezzo ai guadagni dei nuovi padroni del web. La risposta non è difficile da immaginare, mentre noi, guardando le immagini dei rottami, pensiamo e ripensiamo che un giro su quel bolide, almeno uno, lo avremmo davvero fatto volentieri.