Il Governo Meloni è in carica da circa sei mesi. Ecco lo stato di salute dei partiti di maggioranza e di opposizione
Per qualcuno, la luna di miele del Governo presieduto da Giorgia Meloni è già finita. In realtà, il quadro che emerge dagli ultimi, recentissimi, sondaggi politici è più complesso. Ecco chi può sorridere e chi, invece, dovrebbe iniziare a preoccuparsi.
Il centrodestra ha stravinto le elezioni politiche del settembre 2022. Dopo gli anni della pandemia e il Governo di larghe intese presieduto da Mario Draghi, gli italiani hanno scelto Giorgia Meloni che, con il suo partito, Fratelli d’Italia, è stata l’unica a schierarsi sempre all’opposizione in questi anni.
Quelle elezioni sancirono il cambio dei rapporti di forza all’interno del centrodestra, con il calo vistosissimo della Lega di Matteo Salvini. Decretarono, di fatto, la fine dell’esperienza di Enrico Letta alla segreteria del Pd, vero, clamoroso sconfitto alle urne. E dovevano, soprattutto, ratificare la fine del Movimento 5 Stelle che, invece, pur perdendo moltissimi voti, riuscì a sfruttare l’effetto Giuseppe Conte e rimanere in Parlamento con discreti numeri.
A distanza di sei mesi dal voto, come stanno i partiti? Ecco gli ultimi, attualissimi, sondaggi politici effettuati da Agi-Supermedia/Youtrend che fotografano lo stato di salute della politica italiana.
I sondaggi del 29 marzo
Come detto, è sbagliato e semplicistico dire che la luna di miele del Governo sia finita. Perché il quadro è molto più complesso. A distanza di sei mesi dal voto, infatti, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, si assesta al 29,7% guadagnando 0,7 punti rispetto al precedente rilevamento.
Il resto della maggioranza, però, non se la passa affatto bene. Forza Italia, infatti, perde lo 0,4% assestandosi al 6,6%. E scende ancora la Lega, che ora è all’8,5% con un ulteriore ribasso dello 0,7%. Sono lontani, dunque, i tempi in cui Matteo Salvini chiedeva i “pieni poteri”, pensando di poter raggiungere da solo il 40%.
E l’opposizione? Il Movimento 5 Stelle perde molto poco (lo 0.2%) assestandosi al 15,7%. Più meno stessa flessione per il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda, che scende dello 0,3% e rimane a quota 7,3%. Il balzo più significativo lo fa il Partito Democratico che sale al 19,7% guadagnando quasi un punto percentuale (0,9%). Per gli analisti molto è dato dall’effetto Elly Schlein, recentemente premiata dal voto che le ha consegnato la Segreteria del Partito Democratico. Prima donna alla guida del Pd, lo sta connotando con una vocazione maggiormente “di sinistra” rispetto al precedente corso. E i cittadini sembrano apprezzare.