Multato ad ogni partita, il club ha deciso di continuare a perseguire la propria scelta e pagare multe fino a fine campionato: cosa succede.
La bellezza ed il fascino del gioco del calcio risiede nelle variabili inattese, in quei dettagli, a volte minuscoli, che riescono a fare tutta la differenza del mondo. Come spesso accade negli sport di squadra, per vincere non basta avere i calciatori migliori o l’allenatore con maggiore esperienza e con un numero impressionante di titoli vinti. Per vincere l’aspetto fondamentale è riuscire a costruire un’alchimia nell’ambiente, tra i giocatori, lo staff, la dirigenza ed il tecnico.
Di esempi a supporto di questo ce ne sono tanti nella storia di questo sport, basti pensare allo scudetto del Verona negli ’80, alla vittoria del Leicester di Ranieri in Premier League un decennio fa, a quella del Milan dello scorso anno e alla probabile vittoria del Napoli nel campionato di quest’anno. Ma c’è una storia ancora più sorprendente e bella che questa stagione calcistica sta raccontando ed è quella dello Stade Reims – club che partecipa alla Ligue 1 – e del suo tecnico William Still.
Una carriera breve ma strabiliante
A rendere incredibile i risultati ottenuti da questo manager da novembre ad oggi (6 vittorie e 5 pareggi in 11 gare di campionato) è la storia di questo ragazzo che a soli 30 anni è il più giovane allenatore della storia del massimo campionato di calcio francese. William ha cominciato ad allenare tra i professionisti nel 2017 quando il Lier (squadra del campionato belga) gli ha affidato la partita. Al debutto su una panchina Still ha ottenuto 21 punti in 9 gare, ma poi ha dovuto lasciare il ruolo per un disguido sui patentini da allenatore.
Nei successivi tre anni è stato incaricato di gestire il Beerschot, squadra che ha portato sino alla massima divisione del campionato belga, la Jupiler Pro League. In seguito a quell’incredibile exploit, il nome di William Still (britannico di nascita ma di origine belga) ha valicato i confini del Belgio e la scorsa estate lo Stade Reims gli ha offerto il ruolo di vice-allenatore al fianco di Oscar Garcia. L’inizio stagione non è stato dei migliori, lo Stade Reims si trovava in zona retrocessione e i risultati faticavano ad arrivare, così la società ha deciso di esonerare il tecnico e offrire il comando al trentenne Still. Oggi, dopo 11 gare, la squadra si trova a metà classifica e sembra che nessuno riesca a batterla.
Da Football Manager alla panchina: perché lo Stade Reims paga 25mila euro di multa ad ogni partita
Ciò che rende sorprendente questo exploit è il fatto che William Still tecnicamente non è ancora un allenatore. L’enfant prodige, infatti, non ha ancora conseguito il patentino e non potrà ottenerlo prima della prossima estate. Proprio a causa di questa violazione del regolamento, il club paga una multa di 25mila euro ad ogni incontro in cui Still è l’allenatore della squadra. La società era consapevole che avrebbe dovuto pagare la multa e che alla fine del campionato avrebbe assommato sanzioni fino a 600mila euro.
I risultati ottenuti hanno chiaramente fornito grande popolarità al giovane tecnico senza patentino. In un’intervista concessa al quotidiano sportivo ‘Sportbible’, Still ha spiegato che è grazie a Football Manager che ha capito che la sua vocazione era quella di diventare un allenatore: “Football Manager mi ha fatto capire che la mia volontà era quella di creare una squadra, di parlare con i giocatori. Volevo avere quel tipo di relazione”. Riguardo alla fiducia incondizionata concessagli dal club francese, l’allenatore ha dichiarato: “Un grande riconoscimento da parte dei miei dirigenti. Sta a me fare le cose bene per ringraziarli”.