Un rider è stato fermato dalla polizia durante il suo consueto percorso di consegna di cibo. Nel suo zaino una scoperta incredibile.
Una storia incredibile, dai risvolti decisamente horror, “consegnata” naturalmente nelle mani del popolo del web e che, vista anche l’eccezionalità del caso, nonché la cassa di risonanza che la rete offre, rimarrà a nostro avviso indelebile, ma soprattutto continuerà a destare nel tempo la curiosità della collettività, che sarà ansiosa di scoprirne magari ulteriori risvolti.
I rider di food, lo sappiamo, sono, da qualche anno, in tutto il mondo, uno dei nuovi mestieri: il cibo da asporto è una realtà consolidata, non solo in Europa e negli Stati Uniti. Qui, ad esempio, siamo in Perù, e la vicenda riguarda proprio un giovane uomo intento nel suo compito quotidiano di consegnare piatti pronti.
Con immensa sorpresa, stupore e anche non poco drammatico sconcerto, quando le forze dell’ordine lo hanno fermato per un controllo, nella sua borsa termica non c’era affatto del cibo ma ben altro. Lo spettacolo che si è presentato davanti agli occhi delle autorità è stato a dir poco incredibile.
Rider bloccato dalla polizia: nella sua borsa non c’era del cibo. La scoperta è davvero incredibile
La storia appare davvero ai confini della realtà. Un ex autista di consegne di cibo è stato arrestato in Perù dopo che la polizia, che lo ha fermato dopo avere avuto una soffiata, aveva appreso che era in possesso di un essere umano mummificato, che potrebbe avere dai 600 agli 800 anni.
Avete capito bene! Nel contenitore che normalmente viene riservato a pizze e hamburger, l’uomo nascondeva niente poco di meno che un cadavere mummificato!
Lo shock della scoperta: perché l’aveva con sé
La polizia ha trovato i resti mummificati dopo aver incontrato e bloccato tre uomini che stavano bevendo in un vecchio parco nella città di Puno, secondo la CNN. Uno degli uomini – identificato dalla polizia come Julio Cesar Bermejo, 26 anni – era in possesso di una borsa termica per le consegne, che conteneva macabri resti umani.
Secondo quanto riferito, Bermejo ha detto ai media locali di aver chiamato la mummia “Juanita” e di averla descritta come la sua “fidanzata spirituale”. Tuttavia, i funzionari affermano che i resti in realtà appartengono a un uomo di circa 45 anni. L’ex fattorino ha affermato che suo padre ha portato il cadavere a casa quasi trent’anni fa, secondo il rapporto di AFP. L’uomo ha ammesso che avrebbe persino dormito con il cadavere nella sua camera da letto.
Nel frattempo, secondo il rapporto delle forze dell’ordine, Bermejo è stato arrestato mentre i funzionari continuano a indagare sul caso. Anche i suoi due amici sono stati arrestati. Secondo quanto riferito, il Ministero della Cultura è ora in possesso della mummia, che si ritiene essere i resti di un uomo “presumibilmente dalla zona orientale di Puno”. Secondo la CNN, il ministero ha ritenuto la mummia essere un bene culturale nazionale. Si cercherà ora di capire da dove possa essere stata trafugata e le sue origini.
In questa assurda, misteriosa, paradossale vicenda, c’è una sola certezza: nessuna azienda di food avrà mai più il coraggio di assumere l’uomo, così come nessun potenziale cliente vedendoselo comparire davanti, con quella borsa, riuscirebbe mai a non farsi passare l’appetito…