Dall’Unione Europea arrivano novità per quanto riguarda le abitazioni. Ancora non si hanno certezze per quanto riguarda le tempistiche per le quali entreranno in vigore le nuove regole.
In attesa della nuova classificazione europea uniformata, andiamo a capire quale elemento della casa si dovrà sostituire. Dopo tanto tempo si torna ad affrontare una tematica ormai conosciuta a tutti, ossia la Casa Green. La Commissione per Industria ricerca e energia soltanto la scorsa settimana, ha dato il proprio voto favorevole. In quest’ottica, in futuro molti proprietari di appartamenti dovranno necessariamente ristrutturare la propria abitazione. I passaggi da compiere saranno chiariti entro la primavera, ma la cosa certa è che ormai stiamo versando verso un cambio totale, una direzione che va a preservare la salute dell’ambiente.
Entro la fine del 2023, tutte le abitazioni che attualmente si trovano in classe energetica G o F saranno costrette ad effettuare un passaggio per arrivare alla classe E. Questo perché sarà necessario avere consumi minori, i quali saranno compresi tra 91 e 120 kWh. Le novità però non terminano qui, dato che entro un decennio la classe a cui si dovrà passare sarà la D. In questo modo, entro l’anno 2050 le emozioni arriveranno allo zero. La direttiva dell’Ue attualmente è diretta a determinate categorie di abitazioni.
Tutti gli edifici a scopo residenziale e quelli residenziali statali, entro il 2027, dovranno obbligatoriamente arrivare alla classe E.
Stando a quanto riporta il sito Mutuionline, il 78% degli immobili italiani è interessato a questa direttiva. Ci sarà tanto lavoro da fare, per far sì che si possano compiere le ristrutturazioni energetiche entro i tempi prestabiliti. Ci sono anche degli immobili esclusi da tale direttiva. Si tratta di tutti quei luoghi di “pregio artistico e storico”, ma anche le seconde case che non superano i 50 metri quadrati.
Al momento è stata solo spiegata la direttiva Green, ma l’iter burocratico da seguire andrà ancora per le lunghe. Il provvedimento, infatti, dovrà ancora essere sottoposto al voto dinanzi alla Commissione. L’Assemblea plenaria del Parlamento Ue è prevista dal 13 al 16 marzo.
In conclusione, ad oggi non sappiamo ancora quante case saranno costrette ad effettuare la sostituzione della caldaia, all’isolamento degli infissi o ad intervenire con un cappotto termico. L’unica certezza è che si è generata grande preoccupazione in tutta la popolazione dato che le spese previste per questi cambi sono davvero ingenti.
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