Multe autovelox 2023: impara a leggerle e capisci quando non pagarle e contestarle

Imparare a comprendere le multe dell’autovelox è fondamentale perché potrebbero non essere correte e quindi potrete così contestarle.

Le rivelazioni automatiche permettono di ottimizzare i controlli ma, essendo fatte da un sistema, non sempre sono corrette. Basta un numero di targa letto male, due auto troppo vicine e occasioni simili per mandare in tilt la macchina. Errare è possibile, tanto per l’uomo come per l’Autovelox.

Multa
Multe autovelox, cosa fare per tutelarsi (ladestranews.it)

Nella maggior parte dei casi si riceve la multa e si paga, imparare a leggerne le diciture però permette di capire se effettivamente l’illecito stradale è stato commesso o meno.

Multe Autovelox 2023: leggerle e capirle

Nel 2023 le multe dell’Autovelox sono una delle maggiori voci di spesa per i guidatori italiani. Mantenere la velocità costante e comunque rispettare i limiti, soprattutto quando ci sono variazioni continue, non è facile. In generale sulle strade a lunga percorrenza si va a velocità determinata ma, può capitare, di percorrere un tratto che non si conosce dove questi limiti cambiano velocemente.

Multa autovelox
Come contestare le multe (ladestranews.it)

Non è una cosa così strana o impensabile, basti pensare anche alla Capitale. Proprio alle porte di Roma infatti, uscendo fuori dal perimetro urbano, ci sono moltissime zone in cui i limiti di velocità cambiano dopo pochi chilometri e questo può essere complesso da rispettare se si sta viaggiando ad una determinata velocità. Fioccano multe e gli automobilisti si ritrovano a dover pagare.

La prima cosa da fare per evitare tutto questo è avere il navigatore, anche quello dello smartphone è sufficiente. Sarà in grado di avvisarvi prima del cambio di velocità e così sarete sempre preparati. Poi, imparare a leggere cosa viene riportato nella multa per capire se si può contestare. Ci sono infatti degli estremi di tolleranza.

Quando si può richiedere l’annullamento

Come fare per richiedere l’annullamento di una multa fatta dall’autovelox? Devono esserci delle prerogative. Prima fra tutte il verbale della multa per essere valido deve essere perfettamente compilato e in ogni sua parte. Non possono esserci voci mancanti, tutto deve essere dichiarato. Questo è fondamentale – è stato stabilito dalla Corte di Cassazione – altrimenti il documento non è lecito. Nella multa deve essere dichiarato se si stratta di un sistema fisso o temporaneo, devono esserci i dati dell’automobilista e anche l’autorità che ha registrato l’infrazione oltre al nome dell’agente accertatore.

Alla voce del verbale relativo devono corrispondere data e ora, eccesso di velocità, luogo specifico, veicolo, limiti sfiorati, multa corrispondente, responsabile del procedimento e anche persona di riferimento per la revisione. Talvolta capita che uno di questi dati possa non esserci, a quel punto la multa non è valida.

Il conducente in alcuni casi ha la possibilità di richiedere l’annullamento della multa, entro 30 giorni dal ricevimento al giudice di pace oppure al prefetto entro 60 giorni (la prima modalità è a pagamento la seconda invece è gratuita).

Qual è la velocità massima consentita

Va ricordato che i limiti sono di 130 chilometri sulle autostrade, 150 con tre corsie, 110 chilometri sulle strade extraurbane, 90 sulle extraurbane secondarie, 50 chilometri nelle strade abitate, 70 chilometri in alcune strade urbane. Capita però che proprio per questo, in alcune zone, ci sia la possibilità di trovare un limite di 70 e subito dopo 50 e poi ancora 70, pur camminando sulla stessa linea retta. Questo manda in confusione ed è possibile sbagliare.

I sistemi fissi leggono la velocità di marcia, i modelli nuovi invece sono su due lati quindi controllano la velocità in ogni parte della strada. Le multe vanno da 41 a 169 euro per 10 chilometri, da 169 a 680 euro fino a 40, da 532 a 2.127 con sospensione della patente fino a 3 mesi fino a 60 chilometri, da 829 euro a 3316 con sospensione della patente per un anno oltre i 60 chilometri orari. Con relativa perdita dei punti (doppia per i neo patentati).

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