L’Onda più costosa di sempre: ecco il quadro che ha battuto ogni record

L’onda forse più riprodotta al mondo adesso vanta anche un record d’asta: la cifra sborsata per aggiudicarsela è da capogiro.

Si è aperta a New York lo scorso 21 marzo e andrà avanti fino al 30 la settimana dedicata all’arte di provenienza asiatica di Christie’s. E i risultati sono già da record-. Con il maestro Katsushika Hokusai e la sua famosissima “grande onda” in testa alla classifica.

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La grande onda è stata venduta all’asta a un prezzo da capogiro da Christie’s – Pixabay (Ladestranews.it)

“La grande onda” (Under the Well of the Great Wave Off Kanagawa) è una delle opere più riprodotte di tutta la storia dell’arte. Nella serata di martedì scorso, 21 marzo, la casa d’aste Christie’s a New York l’ha venduta per la bellezza di – tenetevi forte – 2.760.000 dollari, partendo da una stima di 500mila dollari.

Il record della “La grande onda” di Hokusai

L’opera dell’artista giapponese Katsushika Hokusai (1760-1849), massimo esponente della scuola ukiyo-e, ha dunque stabilito il nuovo record mondiale, battendo quello precedente – di 1,6 milioni – in capo sempre a lui.

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L’opera dell’artista giapponese Katsushika Hokusai (1760-1849), massimo esponente della scuola ukiyo-e, ha stabilito il nuovo record mondiale – AnsaFoto (Ladestranews.it)

Con “La grande onda” l’artista giapponese toccò l’apice della sua carriera rivoluzionando l’arte della stampa ukiyo-e. Si tratta di un’opera d’arte iconica e fondamentale anche per la cultura occidentale. Riprodotta infinite volte e cliccatissima sui motori di ricerca, online, mostra un’onda pronta a scagliarsi su tre barche e il Monte Fuji che, ricolmo di neve, assiste alla scena lontano. “Onde che sono artigli”, osservò un certo Vincent Van Gogh.

L’opera venduta all’asta da Christie’s è tra le migliori stampe dell’artista giapponese per condizioni di conservazione. Di formato piuttosto contenuto, 265 x 390 millimetri, appartiene a una serie di Trentasei vedute del Monte Fuji. Proveniente dalla collezione privata di una famiglia che la conservava dall’inizio del ‘900, nel 1993 la si è potuta ammirare alla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen.

 

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Paradossi della storia: oggi la “grande onda” fa segnare un nuovo record d’asta per il suo autore, ma a suo tempo, primi anni ’30 dell’800, Hokusai attraversava un momento molto difficile, con la perdita della moglie nel 1828, una figlia da accudire e pressanti problemi economici.

Sono diverse le copie della “grande onda” conservate nei proncipali musei del mondo. Tra questi il Metropolitan Museum of Art di New York, il British Museum di Londra, l’Art Institute of Chicago, la National Gallery of Victoria di Melbourne, la Bibliothèque nationale de France di Parigi, il Civico Museo d’Arte Orientale di Trieste, il Museo d’arte orientale di Torino e il Museo d’arte orientale Edoardo Chiossone di Genova.

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