La celebre Gioconda ha una sorella gemella che per interi decenni è stata tenuta nascosta. Ma qual è la storia di questa opera e dove è stata custodita in tutto questo tempo?
La notizia ha fatto scalpore e ha avuto ampio risalto sui media di tutto il mondo. Il quadro più famoso, ammirato e copiato della storia dell’arte possiede una sorella che per decenni ha vissuto nell’oscurità, reale e mediatica.
E’ il Genio indiscusso del Rinascimento, la cui intelligenza universale gli ha permesso di realizzare importanti scoperte nei diversi campi dello scibile umano, dall’ingegneria meccanica alla scienza, dall’anatomia alla pittura. Per questo motivo Leonardo da Vinci è l’immagine simbolo del Rinascimento. E quando si pensa al Genio da Vinci davanti agli occhi compare soltanto quel sorriso enigmatico che è stato visto, analizzato e interpretato dai più grandi critici d’arte della storia.
La Gioconda, o Monna Lisa, è l’opera d’arte più famosa del mondo. Un’opera che il grande artista toscano ha realizzato tra il 1503 e il 1504. E’ esposta a Parigi, all’interno del Museo del Louvre. Secondo la tradizione l’opera vinciana rappresenta Lisa Gherardini, cioè “Monna”, diminutivo di Madonna, Lisa, moglie di Francesco del Giocondo, da qui la “Gioconda”. Ora si è scoperto che il sorriso più enigmatico della storia non è più “unico”.
La casa per ben quarant’anni della gemella de La Gioconda è stata un caveau svizzero. E’ al suo interno che è stata custodita un’opera che per anni è stata analizzata da un gruppo di esperti che hanno poi emesso il loro “verdetto” finale.
La Gioconda non è più sola, ora è arrivata la conferma ufficiale. La Isleworth Mona Lisa è autentica ed è stata ridipinta da Leonardo da Vinci. Il dipinto svizzero è stato denominato Isleworth Mona Lisa dal nome del quartiere londinese dove per anni è stato custodito da un collezionista britannico.
L’opera, che ora può definirsi a tutti gli effetti realizzata dal maestro toscano, rappresenta una Gioconda più giovane e sorridente rispetto a quella iconica presente al Museo del Louvre. Le analisi sul dipinto svizzero hanno portato alla conclusione che lo stesso è stato realizzato da Leonardo circa dieci anni prima rispetto alla più nota versione.
David Feldman, vice presidente della fondazione cui appartengono gli esperti che hanno analizzato il dipinto poi attribuito a Leonardo da Vinci, ha affermato che: “dietro il quadro c’è la mano del grande maestro toscano“, queste le sue parole riportate da huffingtonpost.it. Pertanto la Gioconda esposta all’interno del museo parigino del Louvre non è la sola dipinta al genio di Vinci.
Ora vi è un’altra Gioconda che, finalmente, potrà uscire dall’oscurità che l’ha avvolta per quarant’anni.
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