Dopo la stangata subita dalla Juventus per l’inchiesta plusvalenze, la frase di Gianluca Vialli nello spogliatoio risulta quasi premonitore.
Il declino della Juventus è cominciato un paio di stagioni fa, quando la società decise di esonerare Sarri per non essere riuscito a centrare l’obiettivo Champions League. Dalla stagione successiva è iniziato un calo di rendimento che ha condotto alla prima stagione senza vittorie dopo 10 anni. Questa doveva essere la stagione del rilancio e la società aveva fatto tutto il possibile in sede di mercato per consegnare ad Allegri una squadra in grado di competere per la vittoria del campionato.
Dopo un avvio di stagione complicato, in cui la Juventus non è riuscita a qualificarsi agli ottavi di Champions League in un girone tuttosommato favorevole e nel quale anche in campionato faticava ad imporsi, poco prima della pausa per il mondiale in Qatar, Allegri aveva trovato la quadra e ottenuto una striscia di risultati utili consecutivi che aveva consentito al club di rientrare nella corsa Champions. Sembrava insomma che tutto fosse tornato sui binari, ma proprio durante la pausa è emersa l’inchiesta sulle false plusvalenze e tutto il CDA della Juventus ha presentato le dimissioni.
Poche settimane dopo il rientro in campo è giunta anche la stangata sportiva che ha definitivamente cancellato ogni speranza della Juve di conquistare la qualificazione in Champions League. Il tribunale sportivo ha infatti inflitto una penalizzazione di 15 punti alla Juventus finalizzata proprio a impedire che il club torinese riuscisse a raggiungere la qualificazione alle coppe europee. La partita nel tribunale sportivo non è chiusa e in questi giorni si parla addirittura di una clamorosa retrocessione, che la seconda per questioni extra campo dopo quella per lo scandalo Calciopoli.
I problemi societari e giuridici della Juventus hanno avuto un peso anche sulla squadra. Nelle ultime settimane sono arrivati risultati poco confortanti, il peggiore proprio ieri in casa contro il Monza. Si tratta probabilmente del momento più duro della storia recente della Juventus dopo il ritorno in Serie A, un momento la cui conclusione è difficile da prevedere e potrebbe essere nefasta per la società e per i tifosi.
Proprio per questo motivo, dopo la tragica e prematura scomparsa di Gianluca Vialli, l’ultimo capitano della Juventus in grado di sollevare la Champions League nel 1996, la Juventus ha chiesto ai tifosi di votare la frase più significativa pronunciata da Vialli, affinché questa potesse essere affissa negli spogliatori dello Juventus Stadium come omaggio al campione scomparso e come sprone per la squadra in questo difficile momento.
Tra le varie possibilità offerte, a vincere è stata una frase pronunciata da Gianluca anni fa e che oggi suona quasi come premonitrice: “La principale caratteristica alla Juve è la testa bassa. L’umiltà rispetto a quello che si vince, che è sempre tanto“. Ritrovare l’umiltà dunque che contraddistingue la Juve da sempre potrebbe essere il passo necessario per risollevarsi da questo periodo difficile e ottenere un risultato che nella situazione attuale sembra impossibile da raggiungere.
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