Previsioni per niente rosse per l’Italia per il prossimo 2024. Il Paese si trova in un periodo davvero buio.
E’ preoccupante la situazione dell’Italia per il prossimo anno. La stima che è stata fatta colloca il nostro paese agli ultimi posti della classifica e c’è da avere davvero paura. Per potercela fare davvero servirà un aiuto speciale.
L’Italia si trova in una situazione molto complicata. Le previsioni per il 2024 non sono affatto rosee e il paese si appresta a finire in fondo alla classifica europea. Per poter uscire da questa situazione malsana occorre solo un rilancio, una marcia in più che possa proiettare l’Italia di nuovo verso l’alto, alla pari degli altri paesi dell’Unione. Qualche soluzione dunque ancora c’è, non bisogna temere, ma necessita impegno e disponibilità.
Italia, le proiezioni del 2024: la crescita rispetto all’Europa
Come sono le previsioni per l’Italia per il prossimo 2024? Purtroppo non ci sono buone notizie infatti il nostro Paese l’anno prossimo registra un aumento del PIL (Prodotto Interno Lordo) nettamente inferiore al resto dei paesi dell’Unione Europea. Si parla addirittura dell’1% quindi un dato che colloca il bel paese direttamente in fonda alla classifica. L’unico modo per poter sanare la situazione e provare la risalita è chiedere al governo un’azione netta e decisa. Sembrava che la situazione stesse migliorando con il prezzo del gas in diminuzione e l’inflazione in calo, ma le previsioni per il prossimo anno, il 2024, sono purtroppo pessime.
Secondo le previsioni infatti l’Italia registrerà una crescita pari solo all’1% ovvero la più bassa rispetto a tutti i paesi dell’Unione Europea. Per evitare di finire direttamente in fondo alla classifica il governo potrà mettere in atto un rimedio ricorrendo al Piano Nazionale di Ripresa, ovvero il famoso e meglio conosciuto PNR. Di cosa si tratta? In pratica sono fondi europei, circa 200 miliardi, per mettere in atto delle opere quindi aprire cantieri e completare tutto. Solo in questo modo l’Italia potrebbe ricrescere e aumentale il PIL riportandolo all’1,9% ovvero a quanto era prima della pandemia.
Una speranza per l’Italia che però dovrà fare anche i conti con l’inflazione alta. Il carovita chiaramente non è mai un bene perché spinge i consumatori a spendere di meno e quindi a far girare meno l’economia. Le conseguenze di questa situazione potrebbero essere devastanti per il nostro paese e quindi nemmeno il PNR potrebbe bastare. Prezzi alti, aumenti della benzina, costo della vita elevato e sussidi in diminuzione non spingeranno di certo gli italiani a sperare in un prossimo boom economico.