Inter nei guai. La società nerazzurra è attivamente impegnata sul tema stadio di proprietà, ma sorgono già i primi problemi. Quali?
Per molto tempo Milan e Inter si sono incontrate per scambiarsi idee e progetti comuni per un nuovo stadio in comproprietà che andasse a sostituire il mitico San Siro–Giuseppe Meazza. Tentativi tanti, così come le chiacchiere ma, alla fine, ciascuna società avrà il suo stadio di proprietà.
Pertanto entrambe le società milanesi stanno monitorando località idonee che potrebbero poi divenire il luogo dove edificare quel sogno chiamato stadio. Nel frattempo c’è stato un incontro, durato circa trenta minuti, tra Gerry Cardinale, numero uno di RedBird, società che controlla il Milan e il sindaco di Milano, Beppe Sala, in riferimento alla comunicazione della società rossonera di realizzare il suo stadio nell’area dell’ex ippodromo La Maura.
Secondo il sindaco di Milano la società rossonera viaggia a pieni giri verso la creazione di un suo stadio di proprietà, mentre l’Inter è ancora indecisa. Quasi contemporaneamente l’Amministratore delegato Corporate, Alessandro Antonello ha dichiarato che San Siro resta la priorità per la società nerazzurra e che comunque l’Inter ha già pronto un piano B indipendentemente dalle scelte che verranno fatte dal Milan. Voci non confermate ufficialmente parlano, per l’impianto di proprietà dell’Inter, della zona di Rozzano, confinante con Assago.
Inter nei guai
La zona quindi che l’Inter avrebbe individuato per il suo stadio di proprietà sarebbe nel comune di Assago, poi un cambiamento in corsa avrebbe, giochiamo sempre con i condizionali, spostato le sue attenzioni sul comune di Rozzano, confinante proprio con Assago.
Appena però i media hanno iniziato, insistentemente, ad associare il comune di Assago al nuovo impianto della società nerazzurra, il comune lombardo ha ritenuto di dover redigere una nota. L’amministrazione ha comunicato che in relazione agli articoli pubblicati su diverse testate sportive: “l’amministrazione comunale di Assago conferma di non essere mai stata contattata dalla società Inter per un eventuale realizzazione dello stadio“, così come riportato a calciomercato.com.
Ma è la nota si conclude con un chiaro avvertimento alla società nerazzurra. Qualora il progetto stadio diventasse una proposta concreta ma dovesse poi causare un impatto negativo sulla viabilità all’interno del comune di Assago “l’amministrazione comunale attiverà tutti gli strumenti atti a difendere il proprio territorio“. Non propriamente un messaggio di benvenuto. Se il buongiorno si vede dal mattino, probabilmente all’Inter servirà un piano C. Intanto San Siro è in attesa di conoscere il suo destino. L’impianto carico di storia e di trofei rischia di essere messo in un angolo. Anche in questa storia c’è tutta la follia del calcio di oggi.