L’Inps ha diffuso in questi giorni una circolare molto importante perché riguarda migliaia di lavoratori italiani all’estero. Si tratta di un’ottima notizia: vediamo subito di cosa si tratta
Sul sito dell’Inps vengono con regolarità diffuse comunicazioni che possono riguardare, come nel caso che andremo a vedere oggi, modalità retributive ed eventuali variazioni nei calcoli dei contributi.
Nei giorni scorsi l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha, a tal proposito, diffuso una circolare, la N.33 del 23 marzo 2023, rivolta nello specifico a migliaia di lavoratori italiani all’estero e riguardante le cosiddette “retribuzioni convenzionali per l’anno in corso”. Vediamo dunque perché questa circolare è di una certa rilevanza e per quale motivo deve essere letta con attenzione.
Inps, buone notizie per i lavoratori italiani all’estero: la comunicazione
La comunicazione delle retribuzioni convenzionali è molto importante poiché serve come principale riferimento per effettuare il calcolo dei contributi per tutti quei lavoratori che si trovano in Paesi extracomunitari che non hanno con l’Italia specifici accordi di sicurezza sociale.
Tali retribuzioni sono state, si legge nella circolare, determinate dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, “di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze” e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta il 18 marzo del 2023. L’Inps specifica inoltre che le retribuzioni, come da disposizioni del decreto legge N.317/1987, non si applicano soltanto ai lavoratori italiani ma, si legge “anche ai cittadini degli altri stati Ue e agli extracomunitari, titolari di regolare titolo di soggiorno e di contratto di lavoro in Italia, inviati dal proprio datore di lavoro in un paese extracomunitario”.
Sono inoltre inclusi anche quei lavoratori che operano in Paesi convenzionati, ma unicamente per quanto riguarda le assicurazioni che non rientrano negli accordi di sicurezza sociale. La circolare è firmata dal direttore Generale Vincenzo Caridi e propone, oltre alle tabelle che riportano tutte le retribuzioni convenzionali, anche accurate istruzioni per poter effettuare (è compito dei datori di lavoro farlo) la compilazione della denuncia UNIEMENS, oltre che per regolarizzare i contributi.
Inps, i casi particolari
Vengono inoltre indicati una serie di ‘casi particolari’ nei quali la retribuzione può subire delle variazioni: questo può accadere nel caso del passaggio, nel corso di un mese, da una qualifica all’altra oppure in caso di mutamento, sempre nell’arco di un mese, “del trattamento economico individuale da contratto collettivo”.
Questo secondo caso nell’ambito delle qualifiche di quadro, dirigente e giornalista oppure in seguito al passaggio di qualifica. L’Istituto specifica che per queste due casistiche bisogna attribuire la retribuzione convenzionale corrispondente al mutamento, il tutto con la medesima decorrenza della variazione del trattamento economico individuale oppure della nuova qualifica.