Il rinvio a giudizio per 7 persone che in una casa di riposo sono state accusate di aver maltrattato gli anziani ospitati. Ciò che hanno dovuto subire gli ospiti della struttura è stato veramente umiliante e tremendo.
Sarebbe dovuta essere una struttura in cui gli anziani avrebbero potuto ricevere tutte le cure di cui necessitavano. Un luogo in cui passare gli ultimi anni di vita in tranquillità. Eppure la situazione ha preso una strada totalmente differente.
Purtroppo non è la prima volta che si sente parlare di una situazione di questo calibro, si tratta di un copione già letto, considerando che è accaduto in diverse case di riposo. La tremenda storia che vi stiamo per raccontare ha come protagonisti gli ospiti di una struttura situata in provincia di Rimini, a Mondaino.
I titolari de La Collina sono stati accusati di aver trasformato un luogo in cui dare assistenza alle persone non autosufficienti, ad un luogo di torture e maltrattamenti. Le accuse rivolte nei confronti di queste persone sono molto pesanti, oltre ad aver avuto un inaudita crudeltà nei confronti di persone molto anziane, hanno messo in atto azioni violente molto pesanti.
Sono state effettuate lunghe indagini e ciò che ne è venuto fuori è stato veramente mostruoso.
Case da riposo da incubo
Se i pazienti presenti all’interno della struttura cadevano costantemente a terra, riportando lesioni e fratture molto pesanti. Venivano lasciati lì, a marcire il pavimento nella sporcizia. Altri pazienti lasciavano addirittura la struttura, andando a vagare per il paese mostrandosi in uno stato totalmente confusionale. Ancora altri pazienti venivano addirittura sedati e costretti a rimanere a letto. Sembra che stiamo raccontando una storia dell’orrore, ma purtroppo si tratta di fatti realmente accaduti.
A peggiorare la situazione è il fatto che, se gli anziani cercavano di lamentarsi, venivano addirittura minacciati. Tra le tante frasi che i titolari della struttura hanno pronunciato più volte, gli inquirenti ne hanno registrata una da brivido nel corso delle intercettazioni.
“Se suoni il campanello ti spezzo le gambe”.
I familiari degli ospiti della struttura, insospettiti dal modo in cui gli anziani venivano trattati, hanno deciso di denunciare il tutto ai carabinieri. Le forze dell’ordine, dopo aver effettuato tutte le indagini del caso, hanno rinviato a giudizio 7 persone. Quando sul luogo sono giunti i carabinieri del Nas, è stato appurato che 36 anziani vivevano in situazioni alquanto disagiate.