Studi scientifici hanno dimostrato che la plastica è finita anche nei nostro corpi. Ecco che cosa dicono i vari test.
La plastica ormai infesta il nostro pianeta e si è insinuata anche nel corpo delle persone. I risultati di alcune ricerche descrivono un panorama inquietante a questo riguardo. Ecco tutti i particolari.
Il tema dello smaltimento e del riciclo dei rifiuti è molto sentito negli ultimi tempi dal momento che il nostro Pianeta non è in buone condizioni. Tutti ricordano l’impressione suscitata dalle isole di plastica disperse nei mari. Di recente si è parlato di un robot acquatico che, a Londra, si “mangia” i rifiuti di questo tipo.
Si stima infatti che ben 8 milioni di tonnellate di plastica entrino negli Oceani ogni anno. Questi elementi finiscono poi nelle pance dei pesce e nelle nostre. Nonostante l’impegno e le campagne di sensibilizzazione sembra che il problema sia di difficile e complessa soluzione. Nel frattempo gli scienziati stanno monitorando gli effetti della plastica sul nostro organismo. Ecco che cosa hanno scoperto e perché non bisogna dormire sonni tranquilli.
Non ci sono tanti studi che hanno analizzato la presenza di microplastiche nel corpo umano, ma quelli presenti sono allarmanti. Nel 2019 l’Università di Vienna ha riscontrato microplastiche nelle feci di 8 volontari. Uno studio pubblicato su Environment International eseguito da un’Università di Amsterdam ha mostrato come la plastica sia finita anche nel sangue di 17 volontari su 22.
Non c’è molto da stare allegri perché, nonostante si tratti di piccolissime quantità queste possono avere delle conseguenze sul nostro organismo, causando danni ai capillari, per esempio. Inoltre gli esperti ipotizzano che le microplastiche possano raggiungere anche gli altri organi. Le cose poi cambiano quando si passa alle nanoplastiche che possono avere effetti sulle cellule facendole diventare più esposte alle alte temperature.
Infine un’altra ricerca del Laboratorio di Medicina Rigenerativa del Policlinico comparsa su Environment International ha mostrato come le microplastiche influiscano sui polmoni. A causa della contaminazione viene diminuita l’azione di un gene che ha proprietà antinfiammatorie, antitumorali e detossificanti. A ogni modo l’Oms invita alla cautela dal momento che sussistono differenze tra le condizioni ricreate in laboratorio e la realtà. Certo è che questi risultati non sono rassicuranti ed è evidente che il modo in cui trattiamo l’ambiente si riflette anche sulla nostra salute in modi diversi.
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