I rapporti personali sono sempre complessi, a partire da quello con noi stessi. Nei casi più gravi si finisce nella spirale di una relazione tossica. Vediamo quando e perché succede.
Oltre alle relazioni familiari e sentimentali tossiche, sono molto comuni anche le forme ambivalenti di conflittualità – il classico rapporto di amore e odio, per intenderci – con noi stessi, con mille varianti, sfumature e declinazioni. Come accorgerci che qualcosa non va nel modo in cui ci trattiamo, ci consideriamo e ci giudichiamo?
Alcuni segnali ben precisi possono denotare una relazione tossica con noi stessi. La quale, per inciso, è la più importante di tutte quelle che possiamo avere nella nostra vita. Quando iniziano a emergere determinati schemi e comportamenti negativi, è importante drizzare le antenne e prendere provvedimenti: altrimenti le conseguenze potrebbero essere molto gravi.
1. Sei estremamente critico con te stesso, così come con gli altri. Quando commetti un piccolo errore sul lavoro o dici qualcosa di spiacevole in società, la tua reazione è probabilmente quella di essere duro con te stesso. Quando non riesci a perdonarti le imperfezioni o gli errori , tendi a rimanere “bloccato” nella negatività, nei sentimenti di vergogna e di colpa. Assumersi la responsabilità quando si fa qualcosa di sbagliato è importante, ma pensare troppo e punirsi per questo può facilmente diventare un comportamento tossico.
2. Prendi cattive abitudini. È importante prendersi cura di sé stessi e assumere decisioni sane, ma quando si è in una relazione tossica con se stessi, è facile passare ad abitudini che hanno l’effetto opposto. Un’auto-relazione tossica è quella che si concentra sull’odio verso se stessi non guarito, e questo può portare a comportamenti malsani, inclusi problemi di abuso di sostanze, disturbi alimentari, autolesionismo, auto-sabotaggio e scelta di amici e partner tossici.
3. Fai troppi sacrifici. Sacrificare costantemente i propri bisogni per soddisfare gli altri denota un atteggiamento tossico nei confronti di se stessi. Se cerchi costantemente di rendere felici gli altri, ma così facendo trascuri i tuoi desideri, i tuoi bisogni e soprattutto la tua salute mentale, fai un danno a te stesso. È importante mettere te stesso e le tue esigenze al primo posto, indipendentemente da ciò che dicono gli altri.
4. Hai una bassa autostima. Hai mai pensato a te stesso come a una persona cattiva che non merita amore, indegna, carente o senza valore? Se sì, significa che probabilmente hai un’autostima e una sicurezza molto scarse, il che è un chiaro segno di un atteggiamento tossico nei tuoi confronti. Se ti guardi regolarmente allo specchio e ti insulti mentalmente, ti consideri stupido o senti di non meritare alcuna gentilezza o compassione, specialmente da te stesso, comincia e preoccuparti.
5. Cerchi conferme dagli altri. Ricevere un complimento da uno sconosciuto o ascoltare parole incoraggianti da una persona cara può farti sentire molto meglio, e anche una promozione o un elogio sul lavoro possono aumentare la tua autostima. Ma se stai cercando questo tipo di convalida da altre persone più spesso del solito, dovresti chiederti il perché. Se ti affidi continuamente ad altre persone per sentirti bene con te stesso, non sei più autentico nella tua comunicazione e interazione con gli altri perché ti concentri sulla ricerca di conferme da parte loro. Ricorda che sarai molto più sicuro di te e avrai un’immagine di te più positiva se impari a elogiare e a fare complimenti.
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