Sebbene siano sempre di meno le persone che fumano, in Italia il numero è ancora alto. Sono ore di tensione per i fumatori: cambiano le regole
Fino a quando si poteva fumare anche nei luoghi chiusi come uffici, mezzi di trasporto e bar, il numero dei fumatori in Italia era davvero alto. Tutti fumavano, poiché da un lato nessuna legge ne normava i tempi, i modi e i luoghi e dall’altro le conseguenze sulla salute non erano così largamente conosciute dalla popolazione (e in parte nemmeno dalla medicina).
Il divieto di fumare al chiuso, arrivato nel 2003 con la Legge Sirchia, ha portato moltissime persone a smettere: il dover uscire ogni qualvolta si aveva voglia di una sigaretta per molti è stato il miglior deterrente al suo consumo. Tanti altri, però, hanno resistito e fumano ancora oggi: nelle prossime ore potrebbe però cambiare tutto.
Fumatori, attenzione: arriva il divieto per l’aperto
Dopo esattamente vent’anni dall’entrata in vigore della Legge Sirchia, che ha vietato il fumo al chiuso dei locali pubblici, oggi il governo sembra intenzionato a mettere un ulteriore mattone nella lotta contro il fumo di sigaretta. La bozza del provvedimento è stata anticipata dal Quotidiano Sanità ed è pronta sul tavolo del Ministro della Salute: si parla di un’estensione dei luoghi in cui sarà vietato fumare.
Secondo la bozza, sembra che dovranno scomparire tutte le sale fumatori all’interno dei locali e degli aeroporti. Inoltre, non sarà più concesso fumare nei dehors di bar e di ristoranti, così come alle fermate dei mezzi pubblici e nelle vicinanze di bambini e donne in dolce attesa. Pare che questa legge includa in questi provvedimenti anche le sigarette elettroniche e tutti i prodotti simili, decisione sulla quale però non concorda il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Il leader della Lega, infatti, ha definito esagerata l’inclusione nel provvedimento delle sigarette elettroniche che, a suo dire, “stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali“. La direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità Roberta Pacifici, invece, sostiene che ad oggi non ci sono dati a supporto di questa tesi e non ci sono neanche prove scientifiche del fatto che davvero aiutino a smettere di fumare. In ogni caso, se siete dei fumatori di sigarette normali o elettroniche, vi conviene iniziare ad abituarvi a queste nuove regole e, se riuscite, sarebbe meglio che coglieste l’occasione per smettere del tutto: ogni anno, in Italia i morti per il tabacco sono ben 93mila, cioè il 20.6% di tutti i decessi.