Arriva un farmaco, approvato dall’Unione Europea, che potrebbe davvero salvare molte vite. In tanti, nel mondo medico, attendevano quella che può essere definita una svolta per la cura di una patologia che affligge milioni di persone.
La medicina compie passi da gigante. Ogni giorno, in ogni parte del mondo, migliaia ricercatori, nelle Università, nei laboratori degli ospedali, si battono alacremente per affrontare quei nemici invisibili che minano ogni giorno la serenità della nostra esistenza.
Noi non li vediamo, spesso ci accorgiamo di determinati sintomi solo nel momento peggiore, quando qualcosa si ferma, si inceppa, quando un motore, il nostro, che sembrava perfetto, smette di andare a mille.
Il cuore, con le sue patologie, rappresenta, da sempre, uno dei più grandi misteri della medicina mondiale. Atleti all’apparenza sanissimi, persone che mai hanno avuto sintomi o segnali di malattie cardiache, lasciano d’improvviso questo mondo, come accaduto al compianto Piermario Morosini in quell’ormai lontano 14 aprile del 2012. Uno scompenso cardiaco, ebbene sì, fatale, a 25 anni, che non lasciò scampo al calciatore della Fiorentina.
È stato stimato che, a livello globale, 64,3 milioni di persone convivono con insufficienza cardiaca e l’insufficienza cardiaca cronica rappresenta una delle principali cause di ricovero tra le persone di età pari o superiore a 65 anni.
Dapagliflozin, il nome del principio attivo del nuovo farmaco approvato dalla Ue, è un inibitore del cotrasportatore sodio-glucosio-2. Viene utilizzato nella gestione del diabete di tipo 2, ma sembra anche ridurre gli esiti avversi nei pazienti con insufficienza cardiaca.
Infatti, studi accurati hanno dimostrato come il farmaco sia efficace nei diabetici di tipo 2 e anche nello scompenso cardiaco. E’ efficace con una frazione di eiezione inferiore al 40%. Inoltre, nel perseguire il valore del farmaco nello scompenso cardiaco, dati più recenti mostrano che dapagliflozin alla dose di 10 mg al giorno, è stato in grado di ridurre il rischio combinato di peggioramento dell’insufficienza cardiaca e morte cardiovascolare. Si è verificato in pazienti con frazione di eiezione lievemente ridotta o conservata.
Che tutto questo possa rappresentare una svolta per chi è già affetto da scompenso cardiaco? La prevenzione, però, in tal senso, diventa fondamentale: sottoporsi ogni sei mesi ad un controllo cardiologico di routine è fondamentale anche per una persona perfettamente sana. Naturalmente molto più rischio è chi è in sovrappeso, è diabetico, ha nel colesterolo uno dei “principali compagni di avventura” della sua quotidianità.
Il farmaco, prodotto da Astrazeneca, si chiama Forxiga. Forxiga di base è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 non sufficientemente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico. Viene prescritto in presenza di queste condizioni:
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