. AbbLa Direttiva Case Green potrebbe causare effetti piuttosto complessi sulle abitazioni, con ripercussioni sia sulle case da acquistare che quelle già in proprio possesso.
Con questa Direttiva si è posto l’obiettivo di migliorare a livello europeo il livello energetico di tutti gli edifici per ridurre gli sprechi e massimizzare la resa finale, con un obiettivo temporale non poi così lontano che porterebbe ad un’ottimizzazione generale delle prestazioni.
Su carta quindi qualcosa di eccellente, sul piano pratico un po’ meno perché per i cittadini richiederà uno sforzo, soprattutto per coloro che hanno un’abitazione con un livello basso in termini di classe energetica.
Direttiva Case Green: l’impatto per gli italiani
Il mercato in Italia potrebbe subire profonde ripercussioni per la Direttiva Case Green, come denunciato anche da Unimpresa. La questione riguarda tutti i proprietari ma anche coloro che intendono acquistare perché tutti gli immobili dovranno essere adeguati agli standard energetici previsti a livello europeo.
A livello europeo prende il nome di Energy Performance of Buildings Directive ed è stata approvata dal Parlamento europeo e dovrà quindi essere attuata da tutti i Paesi. Tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere entro il 2030 la classe energetica E e poi entro il 2033 la classe D per portare progressivamente a un cambiamento del patrimonio immobiliare. Inoltre ogni Stato potrà avere un massimo del 15% di edifici con classe energetica G, ad oggi il grado più basso dell’intera classificazione.
In circa 10 anni praticamente bisognerà attuare una riqualificazione totale che sarà molto più gravosa per Paesi come l’Italia. Abbiamo infatti tanti edifici e strutture datate e con impianti che non rispettano classi sicuramente ottimali. La criticità non è solo nella spesa che dovrà affrontare chi possiede un immobile – e per legge dovrà porlo a livello energetico differente, ma anche per coloro che vogliono comprare una casa.
Le conseguenze per gli immobili
Secondo Unimpresa l’Italia si troverà in una condizione molto difficile. I cittadini avranno difficoltà per i finanziamenti e i prestiti e in ogni casistica in cui la casa è un bene che viene sfruttato come forma di garanzia. Quindi, tirando le somme, il valore proprio degli immobili crollerà di colpo. La cifra a cui per esempio potrebbero essere venduti oggi non è quella corrispondente tra 7 anni che invece di crescere, come dovrebbe essere, diminuirà.
Con questa linea tutti saranno svalutati, anche agli occhi delle banche. Procede con il mutuo sarà più complesso come usare un’abitazione sotto forma di garanzia per accedere al mutuo. Quindi il problema viaggia su un doppio binario, da un lato per il patrimonio edilizio da recuperare, dall’altra per i problemi legati all’acquisto.
