I social vengono largamente usati da tutti, specialmente dai più giovani. Ma il loro utilizzo può avere effetti disastrosi sul cervello.
Nel giro di una decina di anni, i social hanno davvero cambiato il mondo. È cambiato il nostro modo di vivere, lavorare, relazionarci alle altre persone. Sicuramente i social hanno portato cambiamenti positivi ma, attenzione, perché un uso scorretto può avere effetti devastanti sul cervello. Analizziamo nel dettaglio cosa dicono gli esperti del settore.
Quando si parla di rivoluzione social non si esagera. I social hanno completamente rivoluzionato, nel giro di un decennio, il nostro modo di interagire, lavorare, vivere. Grazie ai social sono nate nuove professioni e anche quelle vecchie hanno trovato nuovi mercati.
Addirittura molti hanno trovato l’anima gemella grazie ai social. Altri, invece, hanno trovato il lavoro ideale. Infine, grazie ai social, alcuni hanno ritrovato familiari o vecchi amici che, altrimenti, non avrebbero mai rintracciato.
Tutti usiamo i social. Talvolta ne abusiamo. Gli utenti più accaniti sono soprattutto gli adolescenti che li usano non solo per chattare ma anche per seguire i loro influencer preferiti o per creare essi stessi dei video. Ma attenzione perché un uso sconsiderato dei social può avere effetti negativi sul cervello.
Gli effetti dei social sul cervello
Nessuno strumento in sé è negativo o positivo: tutto dipende dall’uso che se ne fa. I social, se usati in modo corretto e consapevole, possono contribuire alla crescita professionale. Se usati male possono, invece, nuocere al cervello, specialmente a quello degli adolescenti.
L’adolescenza è uno dei periodi più importanti per lo sviluppo cerebrale. Un gruppo di neuroscienziati dell’Università della North Carolina – negli Stati Uniti- ha provato a capire in che modo i social possano influire sullo sviluppo del cervello degli adolescenti.
Per questo motivo gli scienziati hanno eseguito delle scansioni cerebrali su 169 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Gli studenti sono stati divisi in gruppi a seconda del tempo trascorso su Facebook, Instagram e Snapchat.
I ragazzi di tutti i gruppi sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale mentre giocavano a un videogame sui social. Nel videogioco erano previste ricompense o punizioni sotto forma di volti ammiccanti o accigliati di altri giocatori.
Dallo studio è emerso che il cervello dei ragazzi che utilizzano di più i social, con il tempo diventa molto più sensibile all’approvazione degli altri. Nella vita reale questo può tradursi in una costante ansia da prestazione per ottenere consensi. E se i consensi non arrivano, il ragazzino può cadere in depressione.
Sicuramente oltre all’utilizzo dei social, ci sono altri fattori che possono incidere sul cervello degli adolescenti rendendoli più sensibili all’approvazione del gruppo. Gli studiosi hanno riscontrato che le persone estroverse sono, ad esempio, più portate a trascorrere molto tempo sui social mentre gli introversi danno meno importanza ai “like” sotto i loro post. Tuttavia è sempre bene non perdere mai di vista i nostri ragazzi in una fase così delicata della vita e non sottovalutare le loro ansie e i loro cambiamenti.