Re Carlo III, salito al trono dopo la morte di Elisabetta II, sta apportando grandi cambiamenti alla tenuta di Sandringham.
La morte della regina Elisabetta II, venuta a mancare l’8 settembre 2022 all’età di 96 anni, ha lasciato l’intera Famiglia Reale (e anche il popolo britannico) senza quella guida che aveva saputo regnare per oltre 70 anni mostrando tutte le sue enormi qualità. La scomparsa della sovrana ha portato sul trono il suo primogenito, il principe Carlo, divenuto re Carlo III. Il nuovo sovrano si è trovato a dover affrontare un compito tutt’altro che semplice, tenendo conto non solo del peso della Corona britannica e di tutti gli impegni a cui è chiamato il sovrano del Regno Unito.
La Royal Family, infatti, ha bisogno di rilanciarsi anche dal punto di vista dell’immagine, specialmente dopo i recenti scandali e gossip: pensiamo ad esempio alla vicenda Epstein che ha travolto il principe Andrea di York ma anche ai continui attacchi di Harry alla sua famiglia.
In attesa di capire come rimettere a posto questi cocci, re Carlo III si sta prima di tutto occupando di un altro importante cambiamento da portare a termine. Parliamo della tenuta di Sandringham, amatissima da Elisabetta II, dove è in corso una vera e propria trasformazione.
Come spiegato anche dal Mirror, il prato del rifugio di campagna utilizzato per coltivare ortaggi durante la seconda guerra mondiale è stato trasformato in un giardino di arte topiaria “rispettoso del clima“. In questo modo si cerca di preservare il prato, che ha sofferto in quest’ultimo periodo a causa del clima particolarmente caldo e delle forti piogge.
Tuttavia, l’obiettivo è anche quello di creare “gioia per i visitatori e aumentare la biodiversità“, secondo quanto riportato in una dichiarazione sul sito web di Sandringham Estate. I lavori all’interno dei giardini del prato occidentale di Sandringham sono attualmente in corso e dovrebbero terminare intorno alla metà di maggio. Come accennato, il sito sul lato ovest di Sandringham House era un giardino parterre formale (detto anche ‘all’italiana’, ndr) nel 1800 e veniva utilizzato per coltivare ortaggi per la campagna “Dig for Victory“, durante la seconda guerra mondiale.
Negli ultimi anni, complice il cambiamento climatico, l’attuale distesa di prato è stata influenzata dal clima caldo e dalle piogge eccessive. “Il giardino di nuova concezione introdurrà nuove specie più robuste e in grado di resistere meglio all’impatto dei modelli meteorologici emergenti“. Le modifiche dovrebbero includere “una maggiore piantumazione naturalistica nell’area per migliorare la biodiversità“.
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