In una splendida città italiana ha preso il via un’esposizione pronta a lasciare di stucco tutti gli avventori. Ecco di che cosa si tratta.
Al giorno d’oggi è piuttosto difficile riuscire a impressionare il pubblico con qualcosa che lo colpisca davvero al cuore, gli occhi degli spettatori, infatti, ne hanno viste ormai di tutti i colori.
L’inverno è la stagione ideale per chiudersi dentro un museo e appagare il proprio sguardo con una bella mostra, l’ideale per distrarsi e un’occasione per arricchirsi dal punto di vista personale.
La storia dell’arte è stata caratterizzata da slanci, innovazioni, momenti di forte rottura con la tradizione ed è sempre stata animata da uno spirito che guarda al futuro. Guardando al passato sono innumerevoli gli artisti che sono andati controcorrente, hanno sfidato il mondo, a volte perdendo tutto e finendo la loro vita in miseria, solo per essere riconosciuti come geni, molto più avanti. La creatività delle persone, si sa, non ha limiti e ciò che sembra impossibile per uno, è invece realizzabile, superando numerosi ostacoli e immani fatiche, per un altro.
L’importante è continuare a credere nei propri progetti, anche quando gli altri non lo fanno. Soltanto con una grande determinazione si può arrivare a qualche risultato che ripaghi dello sforzo compiuto. Di recente, come accennato, si è distinta una mostra molto particolare destinata a lasciare il segno. Qualcuno, a un primo sguardo, potrebbe definire addirittura “folle”, l’autore dei ritratti in questione. Ecco perché.
Il 7 gennaio del 2023, presso la Galleria d’arte Spazio 67 di Napoli, si è celebrata l’inaugurazione di un’incredibile mostra d’arte contemporanea. Frammenti di Temporama Alchemico, realizzata da Francesco Filippelli, ha reso possibile quello che fino a questo momento era relegato all’universo della fantasia e, in particolare, alla saga di Harry Potter. E’ un dettaglio che tutti gli appassionati del maghetto occhialuto conoscono: i quadri di questo ingegnoso artista, infatti, si muovono.
La sua tecnica è talmente innovativa che Filippelli l’ha dovuta inventare. Per farlo, come tutti i grandi, del resto, si è impegnato molto, studiando per anni la chimica dei colori e cercando di capire come far muovere i dipinti. Il desiderio di questo pittore è stato quello di “abbattere il muro dell’atemporalità“. I pareri della critica, infine, sono molto favorevoli.
L’esperta Carmela Di Mauro ha definito Frammenti di Temporama alchemico come qualcosa di rivoluzionario all’interno della produzione artistica attuale e anche Filippo Petrella della Galleria Spazio 67 ha lodato le opere esposte: “ci si rende conto in maniera inequivocabile che il concetto di nuovo in pittura è ancora possibile”.
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