Poter contare su un’amicizia sincera (magari anche più di una) può essere molto importante. Da adulti, però, si finisce spesso per diventare più selettivi.
Un rapporto di amicizia tende spesso a essere sottovalutato, specialmente quando gli anni passano e ci si è ormai formati una famiglia. Invece, dovrebbe avvenire proprio il contrario: è importante coltivare sempre questo tipo di legami e magari far conoscere anche i rispettivi compagni e figli.
Invece, spesso il passare del tempo e scelte diverse possono portare ad allontanarsi, a volte anche senza una ragione ben precisa. Può bastare ad esempio il trasferimento in una città diversa o un partner che non risulta particolarmente gradito a un amico di sempre. Anche in questi casi, però, la diplomazia può risultare fondamentale per permettere che l’affetto possa risultare inalterato.
L’amicizia resta fondamentale per tutti
Ognuno di noi può vivere momenti difficili nel corso della propria vita, più o meno gravi, ma è importante in quei frangenti non vergognarsene e avere la forza di chiedere aiuto. A volte, infatti, il sostegno di qualcuno che possa ascoltare il nostro punto di vista e darci un consiglio può rivelarsi provvidenziale.
In alcuni casi, però, si tende a pensare che un parente possa essere condizionato nel giudizio dal legame ed è per questo che poter contare su un’amicizia sincera permette di conoscere un’opinione differente e capire come sia meglio agire.
Da adulti si hanno però trascorsi importanti alle spalle, delusioni comprese, proprio per questo può essere quasi naturale diventare più diffidenti e selezionare con maggiore cautela le persone che si vogliono avere al proprio fianco. Se un legame resiste anche in queste situazioni significa però che è davvero importante.
Essere selettivi può essere naturale
Il trascorrere del tempo può rendere più giudiziosi e consente di capire chi vorremmo avere al nostro fianco, cosa che vale anche in un rapporto di amicizia. Se si fatica a instaurare legami forti ci si può però sentire spiazzati, specialmente se da ragazzi tutto accadeva in modo spontaneo e veloce.
In realtà, non si tratta di una situazione poco diffusa, come ha avuto modo di spiegare lo psicologo Mark Travers a Forbes. Alcuni addirittura, come hanno specificato alcuni pazienti che lui ha avuto modo di seguire in terapia, possono pensare che si possa essere amici soprattutto giovani, mentre da adulti ci si dovrebbe dedicare a un altro tipo di legami.
Ci sono però alcuni cambiamenti nel modo di agire che possono incidere. Innanzitutto, a differenza di quando si era bambini si finisce per essere meno spontanei. Le responsabilità aumentano, quindi possono esserci meno possibilità di fare nuove conoscenze, mentre prima bastava semplicemente andare a scuola per incontrare qualcuno che poteva essere affine a noi.
Essere proattivi può comunque aiutare. Può bastare, ad esempio, presentarsi a un nuovo vicino di casa, andare al cinema o presenziare a un’iniziativa organizzata nella località in cui si vive. In alternativa, si può prendere parte a progetti legati alle proprie passioni, come può essere il caso dell’iscrizione a un club del libro per chi ama la lettura o andare in palestra.
Allo stesso tempo, però, man mano che si invecchia si può diventare più selettivi. Questo è naturale perché non si dovrebbe mai pensare di cambiare se stessi per poter essere apprezzati. Quando si incontra qualcuno, però, e si decide di aprirsi non si dovrà parlare mai di argomenti che possono metterti a a disagio, altrimenti si finirà sempre con il sentirsi non adatti a molte situazioni.
