Il popolare conduttore, figlio di Piero Angela, ricorda quell’esperienza decisamente particolare. “Ci è andata bene” dice oggi ridendo
La morte di Piero Angela, alcuni mesi fa, ha letteralmente fermato il nostro Paese. Il divulgatore scientifico per eccellenza, capace di appassionare anche a temi complessi con la sua chiarezza, una delle figure più fulgide della cultura recente italiana. Piero Angela ha lasciato un vuoto incolmabile. Non per il figlio Alberto, che lo porta sempre con sé. Ecco l’incredibile ricordo insieme.
Non ha bisogno quindi di presentazioni, Piero Angela. Il più famoso divulgatore scientifico della televisione italiana. Il suo programma, “Quark”, è stato visto, almeno una volta, da qualsiasi italiano. E ha avuto il merito di rendere fruibile la cultura a un pubblico molto più vasto rispetto a quello degli addetti ai lavori. Giornalista scomparso all’età di 93 anni, un punto di riferimento della cultura italiana.
Intellettuale e figlio d’arte, Alberto Angela sta continuando a seguire le orme di papà Piero. Le sue capacità comunicative lo portano a essere molto apprezzato. Con i suoi programmi scientifici e culturali, riesce spesso (miracolosamente, visto l’andazzo del nostro Paese) a superare in ascolti anche programmi del mainstream, come quiz, reality e fiction.
Il figlio Alberto, che è nato e cresciuto a Parigi, ha seguito le orme del padre. Specializzandosi in paleontologia, branca delle scienze naturali che studia gli esseri viventi vissuti nel passato geologico e i loro ambienti di vita sulla Terra. Anche lui si è dedicato, fin da giovane, alla divulgazione scientifica in televisione. Dal 1997 conduce infatti “Passaggio a Nord Ovest” e dal 2000 “Ulisse – il piacere della scoperta”.
Insomma, papà Piero non può non essere fiero del figlio. Che sta proseguendo a percorrere le sue orme, portando la cultura nelle case degli italiani. Commovente il breve, sobrio, ma sentito discorso che Alberto ha fatto in occasione della scomparsa del padre. E oggi, a distanza di mesi dalla dipartita, Alberto non può di certo dimenticare gli insegnamenti di una figura così carismatica.
In una recente intervista concessa a Fabio Fazio, nell’ambito della trasmissione “Che tempo che fa“, Alberto Angela ha ricordato, ovviamente, papà Piero. Ma ha ricordato, soprattutto, uno dei tanti viaggi molto particolari effettuati insieme. Nello specifico, in Indonesia, in un’isola di tagliatori di teste: “Però ci è andata bene” dice ridendo Alberto.
@chetempochefa Le ‘vacanze’ di #AlbertoAngela #dietrolequinte #CTCF ♬ suono originale – Che Tempo Che Fa
Un viaggio molto particolare in quel luogo dove, almeno ufficialmente, non si usava più quella macabra pratica. Per andarci, i due presero un cargo e si immersero sostanzialmente in un’altra epoca. Perché ad Alberto Angela, fare viaggi nei villaggi turistici, evidentemente, non piace: “Mi è capitato una sola volta…”. Da quel momento, stop. E’ il piacere della scoperta. Proprio come Ulisse.
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