Un nuovo virus sta generando grande paura. L’impegno per trovare un vaccino ideale costante. Non c’è assolutamente tempo da perdere e lo dimostra la riunione urgente convocata dall’Oms.
L’OMS già lo scorso 13 febbraio ha annunciato la nascita di questo focolaio, anche se attualmente il numero delle vittime sembra essere contenuto. Ciò nonostante l’emergenza reale e vi è già motivo di allarme, considerato che la malattia ha un elevato tasso di mortalità.
Nella Guinea Equatoriale si sta facendo una vera e propria corsa contro il tempo per testare i vaccini per sconfiggere il virus di cui si è generato un focolaio. Si tratta del virus chiamato Marburg, che ha generato una nuova emergenza sanitaria a causa della quale l’Africa potrà tornare a rivivere i momenti bui vissuti con l’ultima epidemia di Ebola del 2014/2016.
Al momento la Guinea sta facendo i conti con il focolaio peggiore degli ultimi 10 anni. Ciò che preoccupa maggiormente le autorità sanitarie è il fatto che il virus Marburg sia comparso inizialmente in una provincia nordorientale del Paese, al confine con Camerun e Gabon. L’infezione sembra essere causata da un patogeno appartenente alla stessa famiglia dell’Ebola e si presenta con diversi sintomi tra cui forti emorragie mucosali e gastrointestinali, febbre alta, cefalea e affaticamento.
Cosa potrebbe causare il virus Marburg
Il virus Marburg spaventa tantissimo, per questo motivo l’organizzazione mondiale sanitaria ha convocato un’urgente riunione per far sì che vengano velocizzati i tempi per testare i vaccini contro la malattia. Sembra però che le possibilità di effettuare una sperimentazione siano totalmente nulle, considerando che il virus possa scomparire ancor prima che venga somministrata una singola dose di vaccino.
Il tasso di mortalità causato da questa nuova epidemia è molto alto, dato che arriva addirittura all’88%. Come spiegato da John Edmunds, epidemiologo della London School of Hygiene & Tropical Medicine, il virus Marburg ha registrato già a 25 casi, tra cui 9 decessi.
Per questo motivo è il peggiore dei focolai individuati fino ad oggi di questo virus. Durante l’incontro organizzato dall’OMS, sono stati presi in considerazione i diversi candidati per la creazione e sperimentazione del vaccino contro il nuovo virus. La maggior parte di essi sono dei vaccini molto simili al vaccino Astrazeneca, generato per combattere il Covid 19. A seguire sono emersi altri candidati che sono già stati in grado di sperimentare i propri vaccini sulle scimmie. Questi sembrano essere i favoriti, dato che dalle sperimentazioni effettuate, tutti i vaccini testati sembrano poter essere funzionali anche sull’uomo.