5 segnali che ti fanno capire se la tua coppia è in crisi: fai attenzione a questi prima che sia troppo tardi

Una coppia in crisi presenta una serie di caratteristiche riconoscibili, al di là delle particolarità del caso specifico: vediamola una per una.

Tutte le coppie infelici si somigliano, potremmo dire parafrasando il grande Tolstoj. Nel senso che nonostante ogni relazione amorosa sia un caso a sé, esistono segnali, parole, gesti che accomunano tutte le vicende sentimentali in fase di burrasca. Vale la pena di analizzare ognuna di queste “spie” da vicino, per capire se qualcosa non va col il/la nostro/a partner prima che sia troppo tardi.

5 segnali crisi coppia
Una relazione finisce quando viene meno la voglia di condivisione ed esplode il desiderio di evasione. (Pixabay – Ladestranews.it)

Partiamo da una premessa: una storia d’amore finisce (quasi) sempre perché il rapporto si perde nella mancanza di interesse, nella noia, nel calo del desiderio, nel senso di solitudine: viene meno la voglia di condividere mentre esplode l’urgenza di evadere dalla relazione.

I campanelli d’allarme di una crisi di coppia

Alcuni segnali sono chiari e inequivocabili, come la violenza tra le mura di casa e i ripetuti episodi di infedeltà, altri invece si sviluppano nel tempo e poco a poco, quasi inavvertitamente, spengono il rapporto. Ecco perché vale la pena di tenerli bene a mente.

5 segnali crisi coppia
Certi segnali di crisi sentimentale si sviluppano lentamente e spesso quasi inavvertitamente. (Pixabay – Ladestranews.it)

1. Stanchezza. Col passare del tempo, senza un motivo eclatante, la relazione si affievolisce (anche, e spesso soprattutto, in termini di intesa sessuale). C’è un unico antidoto: il dialogo e la creatività. Ma se la stanchezza è “cronica” la faccenda si fa più complessa.

2. Zero progettualità. Una coppia che smette di fare progetti e coltivare sogni è destinata al capolinea. La routine quotidiana uccide il rapporto: è indispensabile sentirsi parte di un cammino (anche psicologico) che sia coronato da tappe importanti da raggiungere insieme.

3. Alta conflittualità. Un po’ di tensione è fisiologica in qualsiasi relazione, ma se ogni gesto o parola del/la nostro/a partner ci irrita, se le incomprensioni sono all’ordine del giorno, se la complicità e il confronto vengono meno, allora c’è da preoccuparsi.

4. Frequenti umiliazioni. Se all’interno di una coppia c’è chi gode a infliggere umiliazioni, per esercitare il suo potere sull’altro/a, sottometterlo/a e attribuirgli/le ogni colpa, vuol dire che si è innescata una spirale tossica capace di distruggere il rapporto.

5. Ruoli sbilanciati. Se i due partner non sono nello stesso piano, ma c’è un elemento forte e uno debole, un “salvatore” e un “salvato”, l’amore è sbilanciato e immaturo e difficilmente destinato a durare.

Potremmo aggiungere alla lista gli atteggiamenti possessivi. Gelosia morbosa, dubbi e sospetti continui, accuse e recriminazioni: sono gli ingredienti di un amore fatto di controllo, rancore, violenza e dipendenza, in cui una delle due parti è considerata una “proprietà”.

Spesso, inoltre, si genera una competitività malsana. Quando l’iniziale ammirazione per il/la proprio/a partner si trasforma in invidia, si innesca un meccanismo di rivalità e gelosia del successo personale e professionale di lui o lei che porta a una relazione infernale.

Occhio infine all’eccesso di critiche. Uno sfogo ogni tanto ci sta e può anche fare bene, ma il continuo puntare il dito contro l’altro/a denota un problema di incompatibilità di fondo.

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